mercoledì 5 giugno 2013

Sformato di miglio con zucchine e pomodorini



A volte capita che ti metti a riordinare la dispensa e trovi confezioni che ti eri assolutamente dimenticata di aver comprato, con data di scadenza in pericoloso avvicinamento...è il caso del mio bel pacchettino di miglio che quasi stava perdendo le speranze di trovare una forma :)
Il miglio è un cereale dalle molteplici proprietà: le approfondiremo nella pagina del blog a lui dedicata.
Questa ricetta è dedicata alle celiachine in dolce attesa proprio per le preziose caratteristiche di questo cereale da riscoprire :)

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 4 persone)
- 2 tazze di miglio già cotto
- 4 zucchine non troppo grandi
- 1 cipolla piccola
- 300 gr di pomodorini freschi
- olio extravergine d'oliva
- sale
- uno spicchio d'aglio
- timo
- pecorino grattugiato

Il miglio va cotto dopo averlo sciacquato bene sotto l'acqua corrente e tostato in una padella con un filo d'olio. Per la cottura evitare di lessarlo e scolarlo per non  perdere le sue proprietà nutritive, ma metterlo in una casseruola con una quantità d'acqua pari al doppio della quantità scelta per il cereale(es. una tazza di miglio crudo, due tazze d'acqua) e cuocere a fuoco basso finché il liquido non verrà assorbito completamente, in circa 15 min. Considerando che cresce durante la cottura, per la ricetta saranno sufficienti una tazza di cereale e due tazze d'acqua.
Scaldare il forno a 200°.
Una volta cotto il miglio, scaldare un cucchiaio d'olio in una padella antiaderente; aggiungere lo spicchio d'aglio schiacciato e saltare per 10 min le zucchine precedentemente lavate, mondate e affettate sottilmente con la mandolina.
Aggiungere i pomodorini lavati e tagliati a cubetti. Cuocere per altri 10 min, poi regolare di sale e tenere da parte.


Foderare una teglia quadrata con un foglio di carta forno e stendervi il miglio in uno spesso strato omogeneo. Cospargere di pecorino grattugiato e poi adagiarvi le zucchine con i pomodori. Spolverare con il timo a piacimento e completare con altro pecorino.
Cuocere in forno caldo a 200° per 5-10 min o finché non si sarà formata una bella crosticina.





Il Miglio: non solo mangime per gli uccellini!



Il miglio è l'unico cereale alcalinizzante ed è quindi indicato in caso di acidità di stomaco; è molto facile da digerire e molto ricco di sali minerali, quindi ottimo in gravidanza ma anche nella prima infanzia e in convalescenza.
Aumenta le difese naturali, ha effetti benefici sullo smalto dei denti, sui capelli, sulle unghie e sulla pelle grazie al suo contenuto di acido salicilico.
Per le sue proprietà nutritive è un ottimo alleato del corpo in situazioni di necessità come la gravidanza, l'anemia, lo stress e la fatica intellettuale: contiene dal 10 al 12% di proteine nonché moltissime vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, vitamina E e vitamina K).
Fra le molteplici proprietà pare avere un potere antiabortivo e per questo ancor più indicato in gravidanza.
Ha un gusto gradevole e delicato ed un grande potere agglutinante pur essendo privo di glutine, per questo viene utilizzato nella preparazione di sformati spesso eliminando l'uso delle uova.
Energizzante, digestivo, antianemico e diuretico: per molti anni sottovalutato e ora riscoperto proprio grazie alla sua mancanza di glutine.
Dai chicchi si ricava anche la farina, utilizzata nella preparazione di dolci e pane.
Prima di consumarlo è bene sciacquarlo accuratamente e tostarlo brevemente in una padella; è abbastanza rapido da cucinare e non ha bisogno di ammollo. E’ importante non lessarlo e scolarlo per evitare di gettare via con l’acqua tutte le proprietà; è preferibile  cuocerlo in una casseruola aggiungendo il doppio di acqua rispetto alla quantità di cereale scelta, lasciando cuocere a fuoco basso per 15/20 minuti.

giovedì 30 maggio 2013

Pollo allo zafferano...sognando Capoverde




Arriva la voglia di vacanze...sarà questo maggio autunnale che non ci dà tregua. Allora perdiamoci a sognare il profumo speziato che si spande nei ristorantini delle isole di Capoverde, dove si cucina il pollo abbinandolo alle spezie più colorate e saporite.



Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 4 persone)
- 1 pollo tagliato a pezzi
- 4 cucchiai di polpa di pomodoro
- 10 pomodorini datterini piccoli
- 1 cipolla bianca
- 2 carote
- 2 patate
- 2 bustine di zafferano
- 1 spicchio d'aglio
- sale e pepe appena macinato
- olio extravergine d'oliva

Sbucciare la cipolla e affettarla sottilmente; pelare le carote e privarle delle estremità, poi tagliarle in rondelle sottili. Salare e pepare il pollo.
Scaldare due cucchiai d'olio in una cocotte e rosolarci la cipolla con lo spicchio d'aglio schiacciato.
Adagiarvi il pollo e farlo rosolare accuratamente. Nel frattempo lavare i pomodorini a metà e mescolarli alla polpa di pomodoro, poi versare il tutto nella cocotte con il pollo. Aggiungere le rondelle di carote, lo zafferano e un bicchiere d'acqua.
Coprire e far cuocere per 30 minuti a fuoco lento, aggiungendo acqua durante la cottura se necessario.
Sbucciare e lavare le patate, tagliarle a pezzi non troppo piccoli e aggiungerle nella cocotte. Coprire e far cuocere ancora per 30 min a fuoco lento.
Controllare la cottura e prima di servire schiacciare con la forchetta qualche pezzo di patata per rendere la salsa più densa.
Servire ben caldo.




sabato 6 aprile 2013

Mini flan ai funghi e ricotta



Il flan è una preparazione adatta a chi vuole cimentarsi con la cottura a bagnomaria in forno e dal risultato assicurato...un antipasto (o un secondo piatto) delicato e gustoso che si può declinare in moltissimi modi: basta variare la verdura con cui lo prepariamo oppure accompagnarlo con salse di tutti i tipi per avere mille piatti diversi!
Ho scelto di preparare dei flan monoporzione per proporli come piccoli antipasti, ma nulla vieta di utilizzare uno stampo rettangolare per ottenere una mattonella da tagliare a fette e presentarlo come secondo piatto.

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 4 persone)
- 250 gr di ricotta
- 1/2 cipolla
- 250 gr di funghi (champignons o di qualsiasi altro genere, secondo i gusti)
- 2 uova
- 4 cucchiai di Grana Padano grattugiato
- olio extravergine d'oliva
- sale e pepe

Scaldare il forno a 170°.
Pulire la cipolla e tritarla finemente. Scaldare un filo d'olio in una padella antiaderente e farvi appassire la cipolla a fuoco basso.
Nel frattempo mondare i funghi e lavarli bene, tagliarli a fettine e unirli alla cipolla; salare e pepare e far rosolare per una decina di minuti. Una volta cotti, aspettare che intiepidiscano e poi passarli al minipimer per sminuzzarli bene; aggiungere la ricotta, le uova e il grana mescolando bene. Regolare di sale se necessario.
Foderare 4 stampini monoporzione adatti alla cottura in forno con della carta forno bagnata e strizzata bene. Versarvi il composto preparato.
Mettere gli stampini in una teglia da forno dai bordi alti in cui avrete messo circa due dita d'acqua e mettere in tutto in forno caldo a 170°. Far cuocere a bagnomaria per 40/45 minuti.




giovedì 28 marzo 2013

Salsa di melanzane e ceci alla curcuma e semi di sesamo



 La Pasqua si avvicina, con tutto il suo bagaglio di pranzi con gli amici e la famiglia...e con essi mille dubbi amletici sui piatti da preparare. Ho quindi pensato di preparare qualcosa di versatile, che potesse andare bene sia come antipasto che come condimento per un primo piatto...o per entrambi :)
Questa salsa densa e gustosa è il perfetto intingolo per della verdura fresca al posto del solito pinzimonio (immaginate sedano, finocchi e carote che vi si tuffano), ma anche un ottimo sugo per delle semplicissime tagliatelle di mais.

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 6 persone)
- una grossa melanzana
- 200 gr di ceci precotti (possibilmente al vapore)
- 1 spicchio d'aglio
- curcuma
- semi di sesamo
- olio extravergine d'oliva
- sale, pepe
- acqua
Lavare la melanzana e privarla delle estremità. Tagliarla a tocchetti e metterla in una padella antiaderente abbastanza ampia, dove avrete scaldato tre cucchiai di olio con uno spicchio d'aglio sbucciato e schiacciato con un cucchiaio.
Dopo che la melanzana avrà preso sapore, aggiungere mezzo bicchiere d'acqua, salare e lasciar cuocere fino a quando non sarà molto morbida, quasi sfatta. Aggiungere dell'acqua se necessario ma fare attenzione a non metterne troppa per evitare che poi non asciughi più.
Una volta terminata la cottura, eliminare l'aglio.
Sciacquare bene i ceci e aggiungerli alla melanzana, aggiungendo una macinata di pepe. Regolate di sale se necessario.
Far insaporire un paio di minuti e poi passare tutto al mixer, aggiungendo mezzo cucchiaino di curcuma.
Se decidete per la versione antipasto, aspettare che la salsa raffreddi e servirla in piccole ciotoline cosparsa da semi di sesamo. Accompagnarle con della verdura fresca ben lavata e asciugata.


 Se optate per la versione primo piatto, utilizzate la padella antiaderente in cui avete cotto la melanzana per saltare delle tagliatelle di mais precedentemente cotte in acqua salata, avendo cura di mantenere un po' di acqua di cottura della pasta per rendere più morbida la salsa. Spolverare con i semi di sesamo al momento di servire.

mercoledì 27 marzo 2013

La QUINOA, pseudocereale versatile e sano





La quinoa  è una pianta erbacea della  stessa famiglia  degli spinaci e della barbabietola, originaria di Bolivia e Perù. Viene considerata uno pseudocereale (come grano saraceno e amaranto), perché la modalità di utilizzo è molto simile a quella dei cereali, grazie ai suoi semi simili a chicchi; ha molte proprietà nutritive, contenendo fibre e minerali  (fra i quali fosforo, magnesio, ferro e zinco. Oltre ad essere un'ottima fonte di proteine vegetali (in misura maggiore di riso e miglio), non contiene glutine e può quindi essere consumata dai celiaci e da tutti coloro che vogliano eliminare il glutine dalla loro dieta.
E' inoltre un'importante fonte di riboflavina (vitamina B2), ritenuta in grado di ridurre la frequenza degli attacchi di emicrania; le saponine che contiene sono considerate in grado di agevolare la guarigione delle lesioni della pelle.

Esistono diverse varietà di quinoa e le più diffuse sono tre: a chicco giallo, rosso o nero. Quella maggiormente reperibile nei negozi di alimenti biologici, nei supermercati più forniti e nelle erboristerie è la quinoa a chicco giallo, anche sotto forma di farina.
La quinoa si utilizza in grani come  un normale cereale, oppure come accompagnamento a verdure, carne o pesce al posto del riso, del couscous o del miglio. È ottima aggiunta alle zuppe, alle insalate f o in forma di crocchette.
Prima di cuocerla (ad esempio lessandola in acqua bollente per circa 15 minuti) è necessario sciacquarla in acqua corrente per eliminare il sapore amarognolo dato dalle saponine.
Ecco quindi un altro alleato nella cucina senza glutine...la quinoa, versatile e preziosa.






FONTI
- http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/9063-quinoa-proprieta-usi-dove-trovarla
- http://it.wikipedia.org/wiki/Chenopodium_quinoa
- http://www.altromercato.it/flex/FixedPages/Common/cat.php/L/IT/art/art-00000112


venerdì 22 marzo 2013

MTChallenge di marzo: Fideuà senza glutine con tonno alle erbe antiche e salsa di olive nere, noci e acciughe







La fideuà è un piatto di mare che nasce nella cambusa di un peschereccio di inizio Novecento, mentre naviga lungo le coste dei paesi catalani. Mai ci spiega con immagini e profumi la nascita di questo piatto e ci propone la sua saporita versione: la fideuà de Mai. Una sfida marina quella del MTChallenge di marzo.


Quando penso ai giorni interminabili passati dai naviganti sulle loro amate imbarcazioni, la mente ritorna sempre ai poemi greci e al racconto del lungo viaggio intrapreso da Odisseo per ritornare alla sua amata Itaca. I pescatori c'entrano poco, ma il profumo salmastro nell'aria, la cucina legata ai doni del mare e l'attesa del tempo che passa lento...sono gli stessi.
Giorni lenti e notti eterne in attesa di terre conosciute, notti passate alla fidata luce delle stelle così come cantato da Vinicio Capossela ne "Le Pleiadi", brano che mescola la storia di Penelope e della sua attesa con la potenza evocativa della costellazione delle Pleiadi.
Giorni e notti allietati da canti e bevute in compagnia del mare e di coloro con cui condividi un destino, giorni e notti in cui il cuoco di bordo si destreggiava con ciò che regalava il mare e che trovava nelle pause a terra, nella lunga strada verso casa.
Così ho immaginato una fideuà che portasse con sé i profumi e i sapori dell'antica Grecia, a partire dal pesce scelto, sua maestà il tonno, e continuando con spezie e spezie: maggiorana e timo su tutte, ma anche ginepro, pepe e chiodi di garofano. Nella salsa ho fatto sposare altri tre sapori dell'antica Grecia: le olive nere, le noci e le acciughe.
Ne è nata una fideuà sospesa nel tempo...fra antica Grecia e Catalogna di inizio Novecento, in omaggio agli uomini (e alle donne) che vivono il mare e l'attesa che porta con sé. Sapori che rendono più dolce la nostalgia di casa, che precedono la contemplazione del cielo e delle amate stelle che guidano il ritorno.

Per i sapori dell'antica Grecia, ho spulciato tutte  le pagine di cucina storica in cui vi fossero cenni all'antica Grecia, in particolare taccuini storici, cucina storica e passione pesce.
Per il procedimento ho seguito accuratamente le istruzioni di Mai, che ringrazio per avermi permesso di imparare così tanto con una sola ricetta.

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 6 persone)
- 500gr di fideus ottenuti da spaghetti di riso integrale spezzati (2,3 cm di lunghezza)
- 4 pomodori maturi
- 1 spicchio d'aglio
- 500 gr di tonno fresco tagliato in cubetti abbastanza grandi
- maggiorana, timo, pepe
- sale
- zucchero
- olio extravergine d'oliva

venerdì 15 marzo 2013

Rifatte senza glutine: apple pear crisp


 

Oggi la ricetta che andrò a rifare è l'apple pear crisp di Fabiana, meglio nota come Fabipasticcio :)
Un dolce che a me piace molto percè adoro frutta cotta, cioccolato e frutta secca presi separatamente...figuriamoci se sono tutti insieme!
Qualche rimostranza da parte degli assaggiatori i quali, molto gentilmente, mi hanno fatto notare che avevano appena mangiato un crumble...si sarebbero immolati anche questa volta, ma solo per il loro ruolo :)
Ecco la mia versione dell' apple pear crisp di Fabipasticcio, senza pinoli e uvetta che mi sono state proibite dagli assaggiatori.

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
- 450 gr di mele pelate (io ho scelto le fuji)
- 450 gr di pere Williams pelate
- succo di limone
- 45 gr di farina di riso
- 45 gr di fecola di patate
- 100 gr di zucchero di canna
- un pizzico di sale
- 60 gr di burro
- 50 gr di noci tritate
- 100 gr di gocce di cioccolato fondente
- cannella

Scaldare il forno a 180°.
Tagliare la frutta in cubetti piccoli e il più possibile regolari, poi disporli in una teglia quadrata da circa 20 cm e irrorarli con succo di limone filtrato per evitare i semini. Mescolare bene e aggiungere la cannella in quantità a piacere e le noci tritate. Mescolare nuovamente.
Preparare il crisp miscelando le due farine in una terrina e aggiungendo il sale, lo zucchero e il burro. Lavorare fino ad ottenere delle briciolone.
Spargere le gocce di cioccolato sulla frutta e poi coprire il tutto con il crisp.
Infornare per 40 minuti o fino a quando non sarà bello dorato. Far raffreddare a forno aperto e spento per 10 min.
Buon dolcetto!

 
 
Ci vediamo il prossimo mese, sempre il 15, per rifare lo sfincione palermitano di Stefania!
 



mercoledì 13 marzo 2013

Risotto bell'inverno con funghi e salsiccia



Ci sono rare giornate che scorrono pigre, in cui ti puoi permettere di restare in casa a cucinare, mentre il tuo gatto affronta impavido la pioggia...senza preoccuparsi delle simpatiche impronte che lascerà sul pavimento al momento del suo rientro. Giornate in cui non te ne preoccupi nemmeno tu e pensi invece a cucinare qualcosa che faccia sentire tutti a casa.
I sapori che hanno questo effetto su di me sono sapori invernali, che ricordano focolari sereni e cene in cui la famiglia si riunisce e chiacchiera, a tv spenta e sorrisi accesi.
Sapori ben conosciuti nelle nostre montagne, dove ben sanno come il tempo trascorso insieme attorno ad un tavolo da pranzo sia prezioso.
Tutti questi pensieri mi hanno condotto a uno dei più classici primi piatti da montagna: il risotto di funghi e salsiccia.

Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 300 gr di funghi champignons già spellati e tagliati a fette
- 250 gr di pasta di salsiccia pronta (ho usato la Comacar, prodotta da Terremerse, con un bel senza glutine in etichetta)
- riso Arborio (2 pugni a testa più uno per la pentola)
- preparato per brodo vegetale
- vino bianco
- 1 spicchio d'aglio
- 4 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 2 noci di burro
- olio extravergine d'oliva q.b.

sabato 9 marzo 2013

Bocconcini di vitello al profumo d'erbe e limone






Per la serie..come trasformare una triste fesa di vitello in un piatto che rende felice il palato e gioiosi gli occhi :)
Come spesso accade, apro il frigo alla ricerca di ingredienti che mi sussurrino qualcosa...che si mettano a disposizione e collaborino con la mia creatività e con l'appetito della mia famiglia. Oggi è stato il momento della fesa di tacchino, che mi guardava smunta in attesa che la trasformassi in qualcosa di sfizioso :)
La sua smania di trasformazione mi ha permesso di condividere con voi un'infarinatura speciale e saporita, oltre che dal bel risultato visivo.



Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fate attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.


INGREDIENTI
(per 2-3 persone)

- 400 gr di fesa di vitello
- farina di riso q.b.
- farina di mais fumetto q.b.
- erbe aromatiche secche e tritate: maggiorana, alloro, timo
- un limone non trattato
- vino bianco
- sale
- pepe
- olio extravergine di oliva

Tagliare la fesa in cubetti di uguale dimensione. Mescolare le farine in una ciotola capiente nella proporzione 2:1, cioè due parti di farina di riso e una di farina di mais. Aggiungere sale e erbe aromatiche a piacimento sia nella quantità che nei profumi (io ho scelto timo maggiorana e alloro perché sono quelle che preferisco),  mescolare bene e poi tuffarci i bocconcini di carne. Infarinarli accuratamente.
Scaldare quattro cucchiai d'olio in una padella antiaderente abbastanza larga. Una volta caldo, versare i cubetti di vitello infarinati e farli dorare da ogni lato. Sfumare con del vino bianco e una volta evaporato aggiungere il succo del limone spremuto, facendo attenzione ai semini.
Ultimare la cottura e servire caldo.
Io ho accompagnato i bocconcini con delle patate in padella.
Buona felicità, papille gustative!

martedì 5 marzo 2013

Lo XANTANO: un grande aiuto nella cucina senza glutine



Lo Xantano (xanthan gum, E415)è un prodotto chimico che si trova in farmacia o nei negozi di alimentari molto forniti, una polvere color crema che permette di rendere "collosa"  la farina, andando così a esercitare la stessa funzione del glutine. Le farine naturalmente senza glutine sono difficili da lavorare e da tenere insieme proprio perché il glutine fa da collante, quindi la sua assenza rende l'impasto (qualora riuscisse) un ammasso di briciole separate fra di loro oppure molto duro.
Lo xantano agisce rendendo l'impasto morbido, uniforme e lavorabile: E' sufficiente aggiungerne circa 6 gr ogni 250 gr di farina naturalmente GF.
Esso è già presente nei mix di farine senza glutine pronti che troviamo in commercio, ma se lo vogliamo utilizzare come additivo per le farine naturalmente senza glutine, lo dovremo acquistare in quantitativi abbastanza consistenti  perché scarsamente utilizzato qui in Italia. Per questo motivo è abbastanza costoso.
Quanto alle controindicazioni, se usato a lungo e  in dosi elevate può portare flatulenza e gonfiore in tutti i soggetti, in quanto polisaccaride che non viene digerito. Nei soggetti particolarmente sensibili anche reazione allergiche o crisi d'asma.
Un uso equilibrato e alle dosi consigliate non ha riscontrato effetti collaterali, o perlomeno non si trovano studi e ricerche in tal senso...io preferisco non eccedere ma nemmeno eliminarlo visto la sua utilità.





Potrebbe interessarti: http://www.my-personaltrainer.it/additivi-alimentari/E415-gomma-di-xanthan.html
 
 


mercoledì 27 febbraio 2013

Crema fredda delicata all'arancia

 

Questa mattina ho approfittato di un vuoto della rete per cucinare...ne è uscita una crema densa e profumata che entra di diritto nei dolci delicati e non troppo ricchi di calorie.
I dolci al cucchiaio sono la mia passione, soprattutto se accompagnati dal contrasto con  dolcetti croccanti; per questo ho pensato di dare questo ruolo a dei semplici biscottini di frolla, i quali mi hanno permesso di rivelarvi una delle ricette per la pasta frolla gluten free che uso più spesso.

Attenzione!
Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fare attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

INGREDIENTI
(per 4 persone)
- 1 arancia non trattata bella grossa
- 2 tuorli
- 50 gr di fecola di patate
- 150 gr di zucchero
- cioccolato fondente
- acqua

Lavare bene l'arancia, asciugarla e grattugiare la scorza facendo attenzione a non arrivare alla parte biancastra, poi spremerla bene.
Mettere i tuorli in una casseruola abbastanza ampia, aggiungere la scorza grattugiata, il succo d'arancia, lo zucchero e  mescolare bene. Aggiungere la fecola poco per volta utilizzando una frusta e dopo aver incorporato con attenzione, aggiungere mezzo litro d'acqua sempre mescolando.
Mettere sul fuoco bassissimo e portare ad ebollizione; continuare la cottura per 3 minuti sempre senza smettere di mescolare.
Versare la crema in 4 coppette e lasciare intiepidire a temperatura ambiente; poi mettere in frigorifero fino a quando sarà ben fredda.
Prima di servire guarnire con ricciolini di cioccolato fondente e con semplici biscottini di frolla.
Io ho usato questa ricetta per la frolla, stendendola in uno strato spesso circa 1 cm e ricavandone delle stelline che poi ho intinto per metà nel cioccolato fondente sciolto a bagnomaria.


Pasta frolla semplice



Attenzione!
Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fare attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.



INGREDIENTI
- 180 gr di farina di riso
- 155 gr di farina di mais fioretto
- 80 gr di zucchero semolato
- 90 gr di burro a temperatura ambiente
- 2 uova
- 1 bustina di vanillina
- 1 pizzico di sale

Mescolare le farine con lo zucchero e la vanillina. Aggiungere il burro, le uova e il pizzico di sale e lavorare l'impasto per un breve periodo di tempo. Formare un panetto e metterlo in frigorifero avvolto nella pellicola; lasciarlo riposare almeno mezz'ora prima di stenderlo.
Consiglio: stendere l'impasto fra due fogli di carta forno in modo da evitare aggiunte di farine.

sabato 16 febbraio 2013

MTChallenge...la Red Velvet Cake senza glutine



Quando ho realizzato che la ricetta per la la sfida di febbraio dell'emmetichallenge era una torta a strati, anzi LA torta a strati...e per giunta gluten free...non sapevo se salire sul tacco 12 oppure rotolarmi sul divano in preda alla gioia.
VAIIIIIIIIIIIII gioco in casa!!!!
E invece...
E invece no.
Invece panico per gli strati, panico per la farcia, panico per il rivestimento...altro che tacco 12!
Giravo attorno a questa dolce regina da anni, senza mai aver avuto il coraggio di affrontare tutto quel lavoro con il rischio di veder crollare la torre sotto il peso di un microgrammo di crema al burro di troppo.
Grazie a Stefania di Cardamomo e co. il momento di affrontare quest'ansia da prestazione è arrivato...ed è arrivato con una bellissima vittoria del contest da parte di una delle blogger gluten free che preferisco :)
Inutile dirvi che mi nasce un sorriso luminoso quando vedo riconosciuto lo sforzo di chi cucina senza glutine, un sorriso che si allarga a dismisura quando le ricette gradite sono dei lievitati, un sorriso che fa il giro della testa quando il lievitato è un dolce.
Ho già dato uno sguardo alle creazioni dei primi sfidanti, notando con gioia e un pizzico di invidia buona che ci sono idee speciali...di quelle che ti fanno dire "perché non ci ho pensato io?"


E invece non ci ho pensato perché una strana vocina dentro di me continuava a riportarmi alla ricetta tradizionale...proprio non ci riuscivo a discostarmi da lamponi e crema di burro. Sono riuscita a cedere al richiamo di lamponi freschi a pezzi e meringhe nella farcia classica...ma nulla di più.
Il risultato ha fatto felice me e la mia solita schiera di assaggiatori ufficiali (a parte la pargola che ha storto il naso per la scarsità di meringhe...ma per lei anche una meringata è scarsa di meringhe), nonostante un red più brown che red anche con doppia dose di colorante per alimenti  e il quarto strato che proprio avevo timore di aggiungere per l'ansia da crollo :)
Ho seguito scrupolosamente la ricetta per la preparazione dell'impasto, sostituendo il latticello (o buttermilk che dir si voglia) introvabile ovunque con il latte inacidito con il succo di limone; avrei preferito tentare con il latte scremato mescolato allo yogurt magro...ma non ho voluto rischiare l'eliminazione :)
Il buttermilk è il  sottoprodotto dal sapore acidulo della trasformazione in burro della panna, largamente utilizzato nei paesi anglosassoni per rendere i dolci soffici, avendo la capacità di trattenere l'umidità all'interno dell'impasto anche per diversi giorni. Viene utilizzato per produrre soprattutto muffins, pancakes e cupcakes.
Essendo scarsamente utilizzato qui da noi, è possibile farlo in casa in diversi modi. Ecco due fra i più semplici  : far inacidire 250 ml di latte con un cucchiaio di succo di limone per 20 min a temperatura ambiente oppure mescolare latte scremato e yogurt magro non compatto in parti uguali, lasciando riposare il composto per 15 min. a temperatura ambiente.
Per la farcia ho scelto la classica buttercheesecream: una crema a base di burro ammorbidito, formaggio cremoso e zucchero arricchita con  scorza di limone.
Infine, per non farmi mancare nulla, ho servito con un coulis di lamponi.
Andiamo con la ricetta.

venerdì 15 febbraio 2013

Rifatte senza glutine: minicrumble di banane

Sempre per il rotto della cuffia..ma ci sono riuscita!
Complice un sereno pomeriggio di San Valentino e la neve che copre l'erba del giardino...mi sono cimentata nella ricetta di una celiacaperamore che fa da appuntamento per le Rifatte Senza glutine di febbraio. Una dolce creazione che mi ha riempito la casa di uno splendido profumo di cannella e mi ha costretto a chiudere i gatti fuori dalla cucina, per tenerli lontani dalla panna :)
Eccoci qui allora...pronti con ricetta e foto!



Il crumble è un dolce tradizionale inglese nel quale le mele a pezzetti, aromatizzate alla cannella, vengono cotte in forno coperte da dei "bricioloni"; infatti crumble in inglese significa briciola.
La versione più conosciuta è quella di mele, ma si può dare sfogo alla fantasia con qualsiasi tipo di frutta (come le banane di questa ricetta) o addirittura osare con preparazioni salate utilizzando la verdura al posto della frutta.
Il crumble  va servito tiepido e si sposa perfettamente con il gelato alla vaniglia o della panna montata, meglio se senza zucchero.


Attenzione!
Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fare attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

 

lunedì 11 febbraio 2013

Non solo celiachia: la "Gluten Sensitivity"



La "gluten sensitivity" (GS) è un'intolleranza che sfugge ai classici test ed è caratterizzata dalla presenza di molti sintomi in comune con la celiachia o con la sindrome del colon irritabile, in particolare: gonfiore addominale, senso di pienezza, stanchezza, sonnolenza, cefalea, diarrea..
Non c'è però atrofia dei villi intestinali, né risposta anticorpale specifica, né allergia al grano.
Per evitare qualsiasi inesattezza fate riferimento all'articolo sullo studio del prof.Fasano pubblicato su BMC Medicine.

La fondamentale differenza fra celiachia e Gluten Sensitivity sta nel tipo di alterazione dell’immunità: chi soffre di GS ha un difetto dell’immunità innata, reagisce quindi al glutine in poco tempo; nella celiachia, invece, la reazione del corpo può avvenire anche dopo mesi o anni.
Si spiegherebbe così il benessere derivante da un regime alimentare che elimini il glutine anche per quelle persone che celiache non sono, ma che vivono un disagio continuo legato all'assunzione di cibi glutinosi; disagio che spesso viene liquidato con un vago riferimento allo stress o alla sregolatezza alimentare.

La mia perplessità riguardo a questo fenomeno in continua espansione è il boom di vendite di prodotti per celiaci: prodotti che utilizzano surrogati che spesso aumentano l'indice glicemico del preparato e inoltre molto costosi per i criteri igienici che devono essere soddisfatti in produzione.
Una dieta priva di glutine è possibile anche senza abusare di questi prodotti.
Richiede attenzione e sperimentazione in cucina, ma è possibile e salutare.
La rete è una fonte inesauribile di idee e vede una continua espansione di siti dedicati alla cucina senza glutine anche con farine naturali: ridurre l'uso di prodotti confezionati gluten free è possibile..e salutare!

domenica 10 febbraio 2013

Uova sul piedistallo







Possibile?Ancora una volta apro il frigo e mi ritrovo ad ascoltare l'eco..se non fosse per quella confezione di uova e quel Parmigiano le onde sonore si propagherebbero all'infinito :)
Va bene caro uovo..oggi ti darò lustro e merito.Un piedistallo di polenta gialla su cui fare bella mostra di tutte le tue doti nutritive e decorative..te lo meriti, caro salva-pranzo.


INGREDIENTI (per 2 persone)

- 3 bicchieri d'acqua
- 1 bicchiere di farina da polenta istantanea gialla
- 1 cucchiaio di Parmigiano Reggiano grattugiato
- 2 uova
- 2 noci di burro
- sale e pepe macinato al momento

Attenzione!
Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fare attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.

Salare e portare ad ebollizione l'acqua. Togliere dal fuoco e versare la farina da polenta, mescolando con una frusta per evitare la formazione di grumi. Rimettere sul fuoco e riportare ad ebollizione per qualche istante, mescolando sempre.
Spegnere il fuoco ed incorporare il Parmigiano grattugiato. Dividere il composto in due stampini da porzione rotondi bagnati con un po' d'acqua, premendo bene per togliere eventuali bolle d'aria e livellando accuratamente. Far riposare per circa 10 minuti.
Nel frattempo preparare le uova.
Far fondere una noce di burro in una padella antiaderente e cuocere un uovo all'occhio di bue; quando l'albume si sarà rappreso, togliere dal fuoco e tagliarlo delicatamente con un coppapasta per dargli una forma rotonda. Ripetere con l'altro uovo. Regolare di sale.
Sformare i tortini di polenta su due piatti piani, adagiarvi sopra le uova fritte e completare con una macinata di pepe.

mercoledì 30 gennaio 2013

Metti in barca le celiachia!



Sarà che in questi giorni mi manca tanto il mare..sarà che le giornate della routine invernale pesano un pò di più con il ghiaccio sul vialetto di casa..sarà per tutto questo che oggi voglio condividere con voi un'idea che nasce dalla collaborazione con due cari amici.
Amici che vivono il mare come parte della famiglia al punto da scegliere di vivere ad un passo dalle onde; amici che hanno pensato di rendere possibile il sogno di addormentarsi in barca e di svegliarsi aprendo gli occhi sul mare e sul fascino misterioso di Venezia.
Date uno sguardo al sito www.boatinvenice.com oppure la sua pagina Facebook; credo che una volta riempiti gli occhi di quelle immagini penserete quello che abbiamo pensato noi :)


Non sarebbe bellissimo arrivare a Venezia e cenare in barca con un menù senza glutine preparato per noi, fare tardi fra chiacchiere e sorrisi e addormentarsi cullati dal mare..sì, sarebbe bellissimo!
Una magica serata in barca attraccati all'isola della Certosa a Venezia, con una cena gustosa e sicura e una colazione pensata e preparata apposta per noi..che meraviglia!




Per questo Celiacooking e Boatinvenice hanno ideato tre pacchetti con tre diversi menù senza glutine :)
Boatinvenice ha riservato dei prezzi speciali per gli amici di Celiacooking e rimane a disposizione per richieste di informazioni e per variazioni che vengano incontro ai vostri desideri e alle vostre esigenze.
Ecco le possibilità:
  • ARIA: una notte in barca per due persone, con cena vegetariana e colazione (tutto gluten free) a soli 150 euro.
  • TERRA: una notte in barca per due persone, con cena a base di carne e colazione (tutto gluten free) a soli 160 euro.
  • MARE: una notte in barca per due persone, con cena a base di pesce e colazione (tutto gluten free) a soli 170 euro.


Un'idea diversa per una sera romantica, un compleanno speciale fra amici (massimo 6 persone), un weekend di relax..Boatinvenice e Celiacooking realizzeranno i vostri desideri!

sabato 26 gennaio 2013

Carnevale..tempo di frittelle!




Eccomi.
Sono stata assente per un po', è vero..ma a volte la vita ti complica la vita :)
Il carnevale qui nelle terre veneziane resta un evento sentito al punto da diffondere i suoi profumi e i suoi colori in ogni giornata..come ignorare il suo richiamo?
Per questo ho deciso di preparare con voi una delle ricette tipiche di questi giorni di festa: le frittelle alla veneziana.
Ingredienti immancabili di questa delizia sono i pinoli, l'uvetta sultanina e la grappa.
Vorrei aprire una parentesi proprio qui..e infilarci qualche riflessione su quest'ultima.
La grappa è un distillato e quindi un alimento libero per i celiaci; attenzione però che esso deve essre PURO, cioè privo di aromi, additivi o coloranti. Per fugare ogni dubbio consultate il sito dell'AIC, in particolare qui.
Mi preme ricordare che lo zucchero in cui rotolare le vostre frittelle una volta pronte deve essere rigorosamente semolato!Che non vi veda utilizzare lo zucchero a velo..se lo fate siate coscienti del fatto che le vostre frittelle potranno essere buonissime, ma non alla veneziana :)
Procediamo.


INGREDIENTI (per circa 15 frittelle medio-piccole)

Attenzione!
Prima di usare gli ingredienti previsti dalle ricette, verificate SEMPRE il prontuario dell'Associazione Italiana Celiachia e fare attenzione alle contaminazioni durante la preparazione, la cottura e la presentazione.


- 250 gr di farina senza glutine per impasti lievitati
- 75 gr di zucchero semolato
- 2 uova
- 120 ml di latte
- 1/2 bustina di lievito
- 1 limone
- 1 bicchierino di grappa
- 50 gr di uvetta
- 50 gr di pinoli
- zucchero semolato
- olio per friggere
- sale

Mettere a bagno l'uvetta in acqua tiepida per almeno mezz'ora.
Rompere le uova in una terrina capiente e aggiungere lo zucchero. Lavorare con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere la scorza grattugiata del limone, il latte, la grappa e un pizzico di sale.
Lavorare bene e poi aggiungere lentamente la farina setacciata con il lievito, lavorando sempre con le fruste elettriche e facendo ben attenzione a non formare grumi.





Mettere a riposo l'impasto e nel frattempo scaldare abbondante olio (almeno un litro) in una pentola dai bordi alti.
Quando l'olio  è ben caldo (fate la prova con uno stecchino di legno..una volta immerso deve fare le bollicine), tuffatevi delle piccole quantità di impasto aiutandovi con un cucchiaio.La grandezza giusta è quella di una noce..le frittelle si gonfiano e si cucinano bene all'interno.
Fatele girare spesso e scolatele con una schiumarola quando saranno ben dorate.
Lasciatele asciugare su della carta assorbente e poi rotolatele nello zucchero semolato.




Buon Carnevale!